venerdì 23 novembre 2012

Siti Pro-Ana

Buongiorno!
L'altro giorno parlando a casa di amici di questo blog e in particolare del tema dei disturbi alimentari, mi è stato consigliato di cercare in rete i cosiddetti siti "Pro-Ana".
Mi spiego meglio, i siti "Pro-Ana" sono siti, blog e forum, pro anoressia (esistono quasi parallelamente, ma in numero minore, anche siti "Pro-Mia" a favore della Bulimia), dove vengono dati consigli e "aiuti£ per come diventare anoressici.
Questi siti hanno tutti o quasi la stessa struttura, per cui aprendone uno si possono trovare: informazioni su cos'è Ana anzi ancora meglio su chi è Ana "Ana è ciò che ci accompagna ogni giorno, che ci odia e ci ama, che odiamo e amiamo. Ana siamo noi. Questo è un gruppo Pro Anoressia. Per chi è così ed è quello che vuole essere [...]", il loro credo "Credo nel CONTROLLO, unica forza ordinatrice del caos che altrimenti sarebbe la mia vita. Credo che fino a quando sarò grasso resterò l'essere più disgustoso e inutile di questo mondo e non meriterò il tempo e l'attenzione di nessuno [..]" , e i loro 10 comandamenti: "
  1. Non essere magri vuol dire non essere attraenti
  2. Essere magri è molto più importante di essere sani
  3. Devi comprare vestiti, tagliarti i capelli, assumere lassativi, morire di fame, fare qualsiasi cosa per farti sembrare più magro
  4. Non devi mangiare senza sentirti in colpa
  5. Non devi mangiare cibo ingrassante senza auto-punirti dopo
  6. Devi contare le calorie e quindi restringerne l'assunzione
  7. Quello che dice la bilancia è la cosa più importante 
  8. Perdere peso è bene/ prendere peso è male
  9. Non puoi mai essere troppo magro
  10. Essere magro e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e successo"
Si può inoltre trovare la dieta "Pro-Ana"
"Giorno 1 - 300 Kcal,
Giorno 2 - 400Kcal,
Giorno 3 - 300Kcal,
Giorno 4 - 400Kcal

Giorno 5 - 100Kcal
Giorno 6 - 200Kcal
Giorno 7 - 300Kcal
Giorno 8 - 400Kcal
Giorno 9 - 500Kcal
Giorno 10 - Digiuno [..]"
Oltre a foto di ragazze anoressiche viste come modelli, si può trovare un'applicazione dove vengono segnati peso di partenza, peso raggiunto e peso che si vuole raggiungere. Vi faccio l'esempio stilizzato di quella che potrebbe essere l'applicazione: P.P (peso di partenza) 60kg, P.R (peso raggiunto) 46kg P.I. (peso "ideale") 40kg.
Tutto ciò mi ha lasciata alquanto scossa: nel 2012 la rete è la fonte di maggiore informazione dei giovani ma in questo caso diventa la fonte della malattia di ragazzi e ragazze che si uniscono per "adorare" un disturbo che, se portato avanti, conduce alla morte.
Ho letto molti commenti su questi siti, sia pro anoressia (alcuni a volte per fino deliranti se non molto forti del tipo "odio mia madre perché mi fa mangiare") sia contro l'anoressia (alcuni estremamente "maleducati" se non poco rispettosi del tipo "fate schifo non vi si può sentire siete patetiche") e uno in particolare mi ha colpito: questa ragazza parlava alle ragazze del blog da ex anoressica, cercando di far capire loro che quel mondo in cui si stanno buttando non è sano e che vedersi morire è la cosa peggiore che ti possa capitare. Credo che quella ragazza dovrebbe essere d'esempio alle fondatrici di quei siti, perché lei è stata veramente anoressica nel corpo e nella mente.
Mi piacerebbe sapere la vostra opinione a riguardo.
A presto Viviana


La musica come mezzo di comunicazione

Guardando un pò di video su Youtube, mi sono imbattuta in due video che, a mio parere, descrivono alla perfezione come il mondo dei giovani d'oggi sia bombardato da stereotipi e abusi che spesso rimangono nascosti. Facciamo quindi parlare la musica...


Evanescence "Everybody's fool": alla base di questa canzone c'è l'alienazione della vita dei nostri tempi dove l'apparire è più importante dell'essere. "Perfetta per natura, icone della soddisfazione personale, quello di cui tutti abbiamo veramente bisogno, più bugie su questo mondo [..]".




Christina Aguilera "Beautiful": la canzone parla dell'accettazione di se stessi, del proprio corpo e del proprio essere senza dar conto a quello che il mondo ci impone di essere.

 
"Non guardarmi. Ogni giorno è così bello e improvvisamente è difficile respirare. Ogni tanto divento insicura. Mi vergogno così tanto a causa di tutto il mio dolore[..].


Tiziano Ferro "Mai Nata" racconta la vita di una ragazza bulimica in tutte le sue sfumature dalla maschera giornaliera alle abbuffate notturne "In quel frigo... Si freddano le lacrime, In dispensa.. rinchiudi le tue ansie e poi sotto il letto... nascondi la tua polvere poi non dormi .... ti chiudi e rifletti [..]


Viviana

Anoressia e Bulimia :“Tutto il pane del mondo” di Fabiola De Clercq

Per chiarire questi due disturbi può essere interessante trattare del libro “Tutto il pane del mondo” di Fabiola De Clercq che è stata prima bulimica e poi anoressica. Fabiola nasce a Bruxells il 15 maggio del 1950, da bambina vive dei traumi che la porteranno al percorso di bulimia-anoressia. Viene violentata da un “amico” della madre durante una gita in barca “… mentre la sua mano saliva sotto la camicia da notte. In un attimo fu sopra di me e sentii molto bene qualcosa entrare tra le mie gambe. Istintivamente feci un movimento brusco e lui si mise a sedere…”. 
Pochi anni dopo perde il padre in un incidente d’auto a lei verranno celate le circostanze della morte di quest’ultimo.
tredici anni viene mandata in un collegio di suore ed è proprio qui che inizia ad entrare in conflitto con il proprio corpo, la non accettazione del cambiamento che avviene nell’adolescenza: il primo passo verso la bulimia “mi sentivo letteralmente deportata. Avevo incominciato ad ingrassare, seguivo una dieta rigida e prendevo estratti tiroidei, anoressanti e ormoni…”, “.. eravamo tutte in uno stato di apatia… cercavo in tutti i modi di gratificarmi con grandi mangiate e interrompendo quindi la dieta. Era cominciata la bulimia. Avevo trovato il modo di ribellarmi…”.

A sedici anni inizia il percorso dell’anoressia “Mangio solo una mela divisa in quattro e un bicchiere d’acqua. Dimagrisco dieci chili in dieci giorni. Mangio una fetta di dolce e mi sento persa. Vado in bagno e, per la prima volta, vomito.”Vivrà l’anoressia per diciassette anni, nel frattempo inizia una terapia con un analista e contemporaneamente si sposa con un uomo di ventitré anni più grande di lei da cui ha un figlio, ma la gravidanza non la aiuta ad uscire dal disturbo che l’attanaglia, infatti vive tutta la gravidanza da anoressica “Mio figlio è nato… tuttavia sono stata anoressica anche durante la gravidanza ho mangiato e vomitato tutti i giorni o quasi, anche se facevo due pasti assolutamente normali perché il bambino potesse crescere nel modo migliore”.Nel frattempo iniziano i problemi coniugali. Fabiola, che pesa circa trenta chili, inizia ad avere problemi fisici, tanto che l’analista le suggerisce di farsi vedere da vari specialisti che le diagnosticano in un primo momento la “menopausa precoce”, data l’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale (fa parte della sintomatologia dell’anoressia), e solo successivamente le verrà diagnosticata “l’anoressia atipica”.
Siamo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, quando la parola anoressia viene vista come un tabù per questo troverà molte difficoltà a trovare un analista che la voglia seguire, ma grazie all’aiuto dell’Istituto della Psicanalisi Italiana riuscirà a trovare un analista che l’aiuterà nella guarigione.
Il percorso si divide in tre fasi: il distacco dalla madre, la rielaborazione del lutto del padre e la separazione dal marito. “sono proiettata nel passato, alla ricerca di qualcosa di perduto e mai sostituito che ha bloccato la mia crescita. Di sicuro non sono mai riuscita a rielaborare il lutto di mio padre, ma ancora, il distacco da mia madre. Mia madre che cerco ancora…”Alla fine di questo percorso, Fabiola è sulla strada della guarigione: “non so come sia potuto accedere, ma so che piano piano ho ricominciato a mangiare.” 
Successivamente avviene la separazione del marito “ voglio molto bene a quest’uomo che però non amo più. Questa separazione sarà l’inizio di un’altra nascita dolorosa”.Si risposa e nel 1990 nasce la sua seconda figlia, Marzia.
Nel 1991 scrive e pubblica  “Tutto il pane del mondo” che sarà d’aiuto a molti giovani per trovare un punto d’inizio per la propria guarigione.
Contemporaneamente apre il primo centro ABA “Associazione per lo studio e la ricerca sull’Anoressia, la Bulimia e i disordini alimentari” con sede a Roma e successivamente verrà aperto un secondo centro a Milano, dove tutt’ora Fabiola vive.
Fabiola De Clercq ci fa capire come questi disturbi non riguardano solo la sfera fisica, ma la realtà psico-fisica che “rigetta” il vissuto sul proprio corpo.


 Fabiola De Clercq  “ http://www.bulimianoressia.it/fabioladeclercq.php
                                                                           

Briciole

Navigando in rete per trovare materiale da postare sul blog come esemplificazione efficace dei disturbi di anoressia e bulimia recentemente affrontati, mi sono imbattuta in un film molto interessante: Briciole.
Questa pellicola è stata girata nel 2005, diretto da Ilaria Cirino e tratto dal libro Briciole. Storia di un'anoressia di Alessandra Arachi (2002).
Ho deciso quindi di creare una presentazione in cui riassumo brevemente la trama del film e schematizzo in modo efficace lo sviluppo delle due malattie.
Spero che lo possiate trovare interessante!
A presto
Francesca

 

Anoressia nervosa e bulimia nervosa

Buongiorno cari lettori!
Settimana scorsa, tornando da una faticosa giornata di lezione, ho avuto l'ispirazione per il primo argomento da trattare in questo blog. Mi trovavo sull'autobus e ho sentito delle ragazzine che parlavano, con toni decisamente poco soavi, di una loro compagna di classe che era diventata anoressica. A malincuore ho dovuto sentire argomentazioni e ipotesi assurde a riguardo.
Penso sia quindi il caso di spiegare brevemente in cosa consistono i principali disturbi alimentari che negli ultimi anni colpiscono la maggior parte delle ragazze nell'adolescenza e negli anni appena successivi: anoressia nervosa e bulimia nervosa.
Questi disturbi traggono origine da forti disagi emotivi che spesso nascono in famiglia o nelle relazioni con i pari, come il non sentirsi accettati e problemi più o meno gravi con i genitori che vengono avvertiti come fonte di malessere psicologico. Inoltre spesso queste malattie non vengono riconosciute immediatamente dalla famiglia, talvolta anche perché i genitori non vogliono ammettere che i figli abbiano questi problemi, causando così frequenti liti familiari.
Ho cercato di sintetizzare le principali caratteristiche di entrambe le patologie attraverso due mappe concettuali, in modo da rendere il più possibile chiaro a tutti la loro manifestazione.
Inoltre allego un link dove ho caricato delle immagini efficaci riguardo le due patologie.
Sperando che possa essere utile il mio lavoro, vi auguro buona giornata!
A presto
Francesca


mercoledì 21 novembre 2012

Benvenuti!

Benvenuti!
Siamo Viviana e Francesca, due giovani e disperate studentesse di psicologia rispettivamente di 22 e 20 anni.
Con questo blog intendiamo affrontare tematiche inerenti a vari disturbi psicopatologici che interessano prevalentemente adolescenti e giovani adulti. Tutto questo ha come scopo di mettere a conoscenza  i nostri giovani lettori di tutte quelle patologie recenti di cui spesso sentono parlare, senza in realtà comprenderne completamente il significato, in modo da offrire una visuale completa e alla portata di tutti. Oltre ad una breve analisi delle origini e dello sviluppo di ogni patologia, integreremo il tutto con recensioni di libri o film inerenti alle tematiche trattate.
Speriamo che questo blog possa in qualche modo mostrarsi utile a tutti voi!
Buona lettura.
Viviana e Francesca =)