venerdì 23 novembre 2012

Anoressia e Bulimia :“Tutto il pane del mondo” di Fabiola De Clercq

Per chiarire questi due disturbi può essere interessante trattare del libro “Tutto il pane del mondo” di Fabiola De Clercq che è stata prima bulimica e poi anoressica. Fabiola nasce a Bruxells il 15 maggio del 1950, da bambina vive dei traumi che la porteranno al percorso di bulimia-anoressia. Viene violentata da un “amico” della madre durante una gita in barca “… mentre la sua mano saliva sotto la camicia da notte. In un attimo fu sopra di me e sentii molto bene qualcosa entrare tra le mie gambe. Istintivamente feci un movimento brusco e lui si mise a sedere…”. 
Pochi anni dopo perde il padre in un incidente d’auto a lei verranno celate le circostanze della morte di quest’ultimo.
tredici anni viene mandata in un collegio di suore ed è proprio qui che inizia ad entrare in conflitto con il proprio corpo, la non accettazione del cambiamento che avviene nell’adolescenza: il primo passo verso la bulimia “mi sentivo letteralmente deportata. Avevo incominciato ad ingrassare, seguivo una dieta rigida e prendevo estratti tiroidei, anoressanti e ormoni…”, “.. eravamo tutte in uno stato di apatia… cercavo in tutti i modi di gratificarmi con grandi mangiate e interrompendo quindi la dieta. Era cominciata la bulimia. Avevo trovato il modo di ribellarmi…”.

A sedici anni inizia il percorso dell’anoressia “Mangio solo una mela divisa in quattro e un bicchiere d’acqua. Dimagrisco dieci chili in dieci giorni. Mangio una fetta di dolce e mi sento persa. Vado in bagno e, per la prima volta, vomito.”Vivrà l’anoressia per diciassette anni, nel frattempo inizia una terapia con un analista e contemporaneamente si sposa con un uomo di ventitré anni più grande di lei da cui ha un figlio, ma la gravidanza non la aiuta ad uscire dal disturbo che l’attanaglia, infatti vive tutta la gravidanza da anoressica “Mio figlio è nato… tuttavia sono stata anoressica anche durante la gravidanza ho mangiato e vomitato tutti i giorni o quasi, anche se facevo due pasti assolutamente normali perché il bambino potesse crescere nel modo migliore”.Nel frattempo iniziano i problemi coniugali. Fabiola, che pesa circa trenta chili, inizia ad avere problemi fisici, tanto che l’analista le suggerisce di farsi vedere da vari specialisti che le diagnosticano in un primo momento la “menopausa precoce”, data l’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale (fa parte della sintomatologia dell’anoressia), e solo successivamente le verrà diagnosticata “l’anoressia atipica”.
Siamo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, quando la parola anoressia viene vista come un tabù per questo troverà molte difficoltà a trovare un analista che la voglia seguire, ma grazie all’aiuto dell’Istituto della Psicanalisi Italiana riuscirà a trovare un analista che l’aiuterà nella guarigione.
Il percorso si divide in tre fasi: il distacco dalla madre, la rielaborazione del lutto del padre e la separazione dal marito. “sono proiettata nel passato, alla ricerca di qualcosa di perduto e mai sostituito che ha bloccato la mia crescita. Di sicuro non sono mai riuscita a rielaborare il lutto di mio padre, ma ancora, il distacco da mia madre. Mia madre che cerco ancora…”Alla fine di questo percorso, Fabiola è sulla strada della guarigione: “non so come sia potuto accedere, ma so che piano piano ho ricominciato a mangiare.” 
Successivamente avviene la separazione del marito “ voglio molto bene a quest’uomo che però non amo più. Questa separazione sarà l’inizio di un’altra nascita dolorosa”.Si risposa e nel 1990 nasce la sua seconda figlia, Marzia.
Nel 1991 scrive e pubblica  “Tutto il pane del mondo” che sarà d’aiuto a molti giovani per trovare un punto d’inizio per la propria guarigione.
Contemporaneamente apre il primo centro ABA “Associazione per lo studio e la ricerca sull’Anoressia, la Bulimia e i disordini alimentari” con sede a Roma e successivamente verrà aperto un secondo centro a Milano, dove tutt’ora Fabiola vive.
Fabiola De Clercq ci fa capire come questi disturbi non riguardano solo la sfera fisica, ma la realtà psico-fisica che “rigetta” il vissuto sul proprio corpo.


 Fabiola De Clercq  “ http://www.bulimianoressia.it/fabioladeclercq.php
                                                                           

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